domenica 15 febbraio 2015

SIAMO IN GUERRA


Ne avevamo avuto sentore già durante il terribile attacco di Parigi, ma poi l’attenzione dei media era stata diretta, da un lato, verso la crisi ucraina, dall’altro molto più frivola, verso le cinque giornate di Sanremo. Eppure e’ proprio così: siamo in guerra e le guerre, di solito, non si vogliono ma quando ce le ritroviamo in casa occorre agire prontamente per difendersi. L’Europa, invece, continua a tergiversare, l’Italia prende posizione soltanto nella voce del Ministro Gentiloni che, però, sembra trovare scarso eco rispetto a quello che suscita l’ennesimo naufragio di profughi. Ecco che allora, come sottofondo alla serata finale di Sanremo, arriva, quasi nell’incredulità generale, con scarsità di notizie dettagliate e ben lontani dal clamore suscitato dagli eventi parigini, la drammatica notizia che anche a Copenhagen un terrorista  si è recato ad un convegno dove si parlava di vignette umoristiche ed ha aperto il fuoco sui presenti, uccidendo un uomo e ferendone altri. L’obiettivo era il vignettista svedese reo di aver creato delle vignette ritenute offensive da chi non ammette si possa disegnare volti umani, figuriamoci se poi sono di esponenti religiosi. Ma ancora una volta le vignette sembrano essere  solo un pretesto perché subito dopo, come per Parigi, l’obiettivo pare in realtà  un altro: la sinagoga ebraica. Bilancio finale: due morti, uno dei quali il terrorista, e cinque feriti. Contemporaneamente a questo, la notizia che sulle coste dell’ormai disastrata Libia, si stanno da un lato assiepando migliaia e migliaia di individui che i terroristi contano di inviare sulle nostre coste, dall’altra la minaccia di lanciare addirittura dei missili. La Libia è divisa dall’Italia solo da un braccio di mare, praticamente è nostro Paese confinante e si capirà che tale situazione ha immediatamente causato la reazione del Ministro Gentiloni, subito dopo minacciato di morte dai terroristi dell’I.S. che in Libia continuano ad avanzare. Proprio perché è questo lo scenario peggiore che si andava profilando,  noi avevamo iniziato, con ogni report della Luna, ad analizzare il TN dell’Islamic State. Perché, se è vero che da un lato la crisi economica sembra lentamente attenuarsi sotto il trend positivo della ripresa nel mondo globalizzato, dall’altro si è attivato un altro trend assai più pericoloso, innescato da Urano in Ariete, di cui demmo notizia a suo tempo, http://blognew.aruba.it/blog.astralis.it/VENTI_DI_GUERRA_SULLA_LIBIA_46040.shtml , proprio parlando dell’attacco francese alla Libia, data dell’avvio della tragedia che il nostro Paese confinante sta vivendo e in cui tutti stentano a fare il nome di coloro che hanno causato questo vuoto politico che sta portando il caos ai nostri confini, ossia la Francia e il suo Presidente François Hollande.

Com’e’noto, gli astri di chi guida un Paese sono particolarmente delicati per quello Stato e così, per quanto riguarda l’Italia, notiamo come:

1. La RS del Capo di Governo, Renzi, e’ attualmente pessima.

2. Quella del Ministro Gentiloni gli fa da eco, sottolineando guai a 360° per lui e, di conseguenza, per il nostro Paese.

3. A tutto questo si aggiunge la RS del Papa, che addirittura parla di un grosso pericolo nel corso di quest’anno per la vita del Pontefice.

Intanto gli sbarchi continuano e la situazione rischia così di  essere fuori controllo mentre ci continuiamo a chiedere: perché la maggioranza dei cosiddetti “Grandi della Terra” continua a concentrarsi su quello che appare in realtà soltanto un dissidio tra due Paesi, Russia e Ucraina, che non solo non fanno parte della UE ma nemmeno sono parte della NATO?


Di Laura Poggiani - Tutti i diritti riservati





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